San Raffaele: continua lo stato di agitazione sindacale

Il 14 dicembre scorso per la prima volta medici, biologi, chimici, fisici, farmacisti e psicologi dell’Ospedale San Raffaele hanno dichiarato lo stato di agitazione sindacale nella speranza di ottenere risposta relativamente alla miope gestione del personale dell’attuale proprietà che sta causando la fuga di numerosi specialisti. La situazione degli specialisti dipendenti è alquanto singolare: ai professionisti assunti prima del 2014 viene applicato un contratto, per la parte normativa ed economica, simile a quello dei colleghi dipendenti del SSN; i professionisti assunti dopo il 2014 hanno il contratto della sanità privata AIOP, i medici hanno un contratto specifico mentre gli altri sono confluiti nel contratto del comparto. Entrambi questi contratti sono estremamente penalizzanti e ciò che risulta inaccettabile è la presenza di colleghi che, a pari qualifiche competenze e responsabilità, vengono trattati in modo diverso sia dal punto di vista normativo che economico. All’apertura dei concorsi nel pubblico ha avuto inizio una fuga di professionisti che ha accentuato una carenza di personale già in atto, oltre ad anticipi pensionistici dei colleghi più anziani.
Non avendo avuto risposta dalla Proprietà, il 09 febbraio scorso l’assemblea degli specialisti dell’ospedale OSR ha prorogato lo stato di Agitazione affiancandosi a quello proclamato anche dal comparto con il quale verranno decise iniziative comuni. Lo stato di agitazione dichiarato dalle due componenti, pur partendo da motivazioni diverse, ha in comune la preoccupazione per la perdita di competenze e conoscenze che causeranno inevitabilmente una caduta di quell’eccellenza tanto sbandierata dalla Proprietà anche in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’università Vita e Salute che ha avuto luogo in gran segreto il 15 febbraio (la mail di comunicazione con il link per partecipare in streaming alla cerimonia, inviato solo agli universitari, è stata inviata solo 1 ora prima) e ha visto la partecipazione del Presidente del Senato del Ministro Speranza e delle più alte cariche di Regione Lombardia e del Comune di Milano. All’esterno erano schierati polizia e carabinieri.
La continua diaspora del personale di OSR renderà sempre più difficile mantenere il livello assistenziale, di ricerca e didattico incidendo inevitabilmente in modo negativo anche a livello accademico.
La proprietà afferma che per il prossimo anno è prevista una ripresa, ma non vengono condivisi i programmi. Difficilmente si potranno reintegrare le risorse perse sia a causa della carenza di specialisti sia per l’offerta economica decisamente non appetibile.
Siamo preoccupati.

Ivana Spiga
Segretario Aziendale ANAAO Assomed
I.R.R.S.C. Ospedale San Raffaele

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