L’Intersindacale dice “no” alle Aziende uniche SSN/Università

Si tratta di un provvedimento   a costo zero per le 43 Facoltà di Medicina del nostro Paese che comporterà apertura di carriere agli Universitari, cui sono precluse le carriere universitarie   e chiusura per  gli ospedalieri che hanno già visto ridurre i posti apicali in virtù delle spending review,  delle riorganizzazioni e  degli accorpamenti.  

“Nessuno  – prosegue la nota Intersindacale –  può credere ancora alla favola del risparmio per il SSN, visto che il salario accessorio (quasi la metà dello stipendio) dei professori che clinicizzano le strutture ospedaliere è tutto a carico dei bilanci aziendali e che l’orario destinato all’assistenza è la metà di quello  di un ospedaliero. 

“Non è accettabile – conclude la nota – che l’assistenza ai malati venga affidata a un’istituzione che ha una mission diversa, quella della didattica e della ricerca, sottraendola al personale dipendente del Ssn".

 

E Regione Lombardia non fa eccezione. Il Consigliere Regionale Stefano Carugo (NCD) ha  vinto  il concorso per la cattedra universitaria di Cardiologia presso l’Azienda Ospedaliera San Paolo di Milano, dimettendosi congiuntamente dalla carica regionale.

Una nuova apicalità, attualmente ricoperta da un f.f., passa pertanto all’Università portando ulteriormente alla ribalta il problema dei rapporti Ospedale/Università.

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L’Intersindacale dice “no” alle Aziende uniche SSN/Università

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