Partono i lavori della nuova Giunta lombarda: dialogo aperto, ma problemi sempre sul tavolo

Sono ufficialmente partiti i lavori per la nuova Giunta Regionale lombarda, annunciata pubblicamente dal presidente Attilio Fontana lo scorso sabato 9 gennaio. Il nuovo assessore al Welfare, nonché vicepresidente della giunta Letizia Moratti, ha preso il posto di Giulio Gallera, che ha guidato nel terribile periodo dell’emergenza sanitaria, non ancora archiviato, il Servizio Sanitario Regionale più colpito del mondo occidentale. Stefano Magnone, Segretario Regionale ANAAO-ASSOMED Lombardia, commenta così il rimpasto – “Lungi da noi l’esprimere giudizi sommari su un periodo che verrà ricordato per decenni, ci sembra però che l’intento vagamente liquidatorio dell’avvicendamento non possa evitare una chiamata alla corresponsabilità di tutta la maggioranza di governo regionale. In altre parole, l’ex assessore Gallera non può essere certo considerato unico e solo responsabile di come la sanità lombarda abbia reagito alla pandemia. Le premesse per le difficoltà c’erano già tutte nel disinvestimento sul territorio, abbandonato a sé stesso ben prima del COVID senza una reale ristrutturazione della rete ospedaliera, insostenibile per molti motivi”. L’onorevole Matteo Salvini ha recentemente affermato che vanno riaperti gli ospedali chiusi a causa dei tagli imposti dall’Unione Europea. ANAAO-ASSOMED Lombardia crede che la serietà richiesta dalla riforma necessiti un concreto ripensamento della rete ospedaliera lombarda e non logori slogan elettorali. Insieme al territorio sguarnito c’è il tema della prevenzione, divisa in sé stessa tra ATS e ASST, e mancante di una regia vera e forte. Da ultimo, è evidente che l’eccellenza del sistema sanitario lombardo e il rapporto pubblico-privato meritino seri approfondimenti invece di stanche autoassoluzioni e proclami autoreferenziali. ANAAO-ASSOMED è, anche in Lombardia, il sindacato di gran lunga più rappresentativo e ha già trattato il tema della riforma a ottobre in un convegno pubblico. A breve l’evento sarà ripetuto con intenti analoghi ma con accenti diversi e, mentre augura a Letizia Moratti buon lavoro e concede l’onore delle armi a Giulio Gallera, conferma la propria disponibilità a contribuire al ridisegno della sanità regionale più grande d’Italia.

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